Questa escursione si è svolta sulle alture di Lerici, ; durante l’escursione si son visitati due paesi ( Barbazzano e Portesone ) abbandonati in tempi remoti di cui son rimaste alcune rovine degne di nota. Il percorso ci ha condotto fino a Tellaro ( Un paradiso Terrestre….anzi più acquatico che terrestre ) . Mi risparmio ogni commento sul paesaggio e sulle suggestive panoramiche, qualunque elogio per quanto encomiante non farebbe che sminuirne la grandezza….quindi mi astengo. Uno special thanks a Sergio il Biker per averci fatto da guida sia durante l’escursione che la gita in battello verso il purificatore di mitili in occasione di Mytiliade 2011. Un’ altro special thanks va rivolto anche all’ associazione spazzavento.
Mi permetto di segnalare : http://www.youtube.com/watch?v=oX54qQq4vhE e magari date un occhiata anche qui .
Di seguito alcune diapositive dell’ escursione :
Quest’oggi abbiamo partecipato ad un incontro faunistico con la Polizia Provinciale Sezione Faunistica con dimostrazioni tecniche di monitoraggio sulla Lampreda. Una particolare specie ittica ( con propri usi e costumi ) del fiume Vara. Insieme alla Polizia Provinciale ( e qui colgo l’occasione per ringraziarli ) ci siamo recati sulla sponda del fiume con gli appositi strumenti che rendono innocua la cattura dell’animale in oggetto. Abbiamo appreso con attenzione tutte le nozioni che i due agenti son stati gentili nel fornirci, facendoci anche partecipi della cattura, visione e successivo rilascio della lampreda. Terminato il rendez-vous con la PP, ci siamo avventurati per la nostra escursione, ovvero il segmento da Padivarma a Beverino passando dalla storica “via dei tedeschi”. Un percorso al riparo nella macchia mediterranea particolarmente indicato per chi cerca il fresco nelle aride giornate estive ( un’ ottima alternativa al mare per chi ha voglia di sgranchirsi un po le gambe ). Non contenti e mossi dalla curiosità, al termine del tratto indicato, io, Luciano ( compagno di scampagnate domenicali ) e Andrea, gran maestro Trekking, abbiamo fatto rotta per il castello di Beverino. Abbiamo scoperto alcuni “punti di ristoro”, ovvero delle fontanelle o sorgenti d’ acqua e che del castello è rimasto solo il nome. Per niente affranti o delusi sian tornati verso i rispettivi mezzi passando dal versante opposto da cui eravamo saliti, rivelatasi poi una scelta molto saggia vista la ripidità della stessa. …….acc…. stavo quasi dimenticando di annotare che fra le varie osservazioni non son mancati gli aironi .
Fra le foto ho documento il passaggio di quei bastardi che ho menzionato nel post precedente e su cui anche adesso non ho voglia di spendere alcun commento ; sarebero solo parolacce. Mi permetto di linkare dei video non miei su youtube a proposito della Lampreda :
– http://www.youtube.com/watch?v=fL9VTJWluwc
– http://www.youtube.com/watch?v=kq3FKvrpAkw
– http://www.youtube.com/watch?v=9pJigSr6L0c
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Oggi mi son regalato una passeggiata sul Magra. Aggregatomi all’escursione organizzata dalla CEA e dall’Ente Parco di MonteMarcello Magra, ci siam ritrovati alle 9:30 al parcheggio di località Bradiola. Il programma era : partenza da Bradiola appunto, per arrivare fino al Lago Pallodola, passando per Battifollo. Effettuati i convenevoli saluti e le dovute presentazioni procediamo per la nostra prima meta. Una zona al riparo dal sole proprio sulla sponda del fiume. Qui, il signor A. Poletti, rappresentante di Legambiente, ci ha spiegato come l’intervento dell’uomo nello sfruttare il fiume Magra abbia danneggiato il fiume stesso e tutto quello a esso legato. Le escavazioni degli anni 70/80 ( abbassando appunto il fondale ) e l’intervento umano nel modificare il corso del canale han fatto sì che il cuneo salino ad oggi, arrivi fino a 6 km dalla foce del fiume e a 7,5 nelle falde acquifere ( all’altezza di Fornola ) con il conseguente effetto di non poter più utilizzare quest’acqua per innaffiare o per uso domestico come si era soliti fare fino agli anni 70. Questo fenomeno è ancor più accentuato dalla modfica degli argini e dall’abbassamento del livello del fiume, con conseguenze dirette anche durante le esondazioni. Una testimonianza del fenomeno è l’arenarsi lungo il corso del fiume di arbusti provenienti da monte o notare che fino alla briglia di Arcola, il fiume risenta dell’ innalzarsi e abbassarsi della marea. Da oltre un ventennio, dopo moltissime lotte, si sta cercando di preservare quest’angolo di natura caratteristico se non unico per alcune specie animali ivi presenti e per gli spot suggestivi che offre, con notevoli risultati. La strada è ancora lunga e il lavoro da fare è molto ma si è respirata un’aria di ottimismo e spero che questo infonda maggior forza e coraggio a tutti gli operatori impegnati in questa impresa.
Picccola nota dolente : non voglio affrontare adesso l’argomento ma è necessario fare un appunto sulle discariche abusive ed improvvissate commesse da qualche bastardo le cui azioni spero siano frutto dell’inconsapevolezza .
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Ecco alcuni dei miei scatti :
Volevo approfittare di questo post per imparare a postare in WP una galleria di foto ma ci sto rinunciando, è più difficile di quanto pensassi…… o forse oggi non ho la predisposizione corretta….
OK OK OK, 10 minuti di yoga, e sono di nuovo in pista e mi sà tanto che ho esagerato con la meditazione perchè adesso devo scrivere altri 2 post …. devo imparare a domare questa mia creatività.
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